
Eleonora Brigliadori, sconfitto il cancro
E’ un volto noto tra le conduttrici televisive, quello di Eleonora Brigliadori, che ultimamente è apparsa in alcune trasmissioni mostrandosi in perfetta forma fisica. Molti la ricordano anche per la sua partecipazione ad una delle ultime edizioni del reality show “L’isola dei famosi”. Forse non tutti però sono a conoscenza del fatto che, circa dieci anni fa, le è stato diagnosticato un tumore. La presentatrice e attrice, nata a Milano nel 1960, ha esordito come telefonista nel famoso programma “Portobello” condotto da Enzo Tortora, è sposata e ha tre figli. La Brigliadori ha raccontato più volte, in diverse occasioni, la sua particolare esperienza avuta con il cancro. Ecco cosa ha rivelato.
“ I medici mi dissero che avevo solo sei mesi di vita. Avevo già perso mia nonna e mia madre con lo stesso male, e per di più le avevo viste spegnersi tra le atroci sofferenze provocate dalla chemioterapia. Mi ero resa conto che il percorso ospedaliero non agevolava, anzi rendeva ancora più difficile anche il trapasso. Ho deciso di non intraprendere alcuna cura e di non effettuare su di esami invasivi. Sarei dovuta morire, quindi perché farmi bucare, tagliare, aprire? Non ho fatto la chemioterapia perché sono convinta che vada a creare ulteriori problemi fisici, oltre ad innescare meccanismi di paura. Avevo un carcinoma al fegato che dopo tre anni è sparito, è stato metabolizzato dal virus dell’epatite”.
E qui entriamo nel vivo del racconto di Eleonora, che durante la sua malattia si è avvicinata alla “Nuova Medicina Germanica”, un sistema che attiva l’autoguarigione da parte dell’individuo, il cui ispiratore è il dottor Ryke Geer Hamer. A seguito della tragica morte del figlio, ucciso fatalmente da un colpo di fucile (per cui fu accusato il principe Emanuele di Savoia), sia lui che la moglie svilupparono un tumore. Il dottor Hamer si ammalò di un cancro ai testicoli, mentre sua moglie al seno. Proprio a causa di questa malattia, il medico ebbe un’intuizione che lo condusse a rivedere completamente le basi stesse della medicina, arrivando a capire che i meccanismi del tumore svolgono una funzione biologica.
Per intenderci, nel suo caso, il tumore sviluppato ai testicoli poteva essere considerato il tentativo estremo, da parte del corpo, di fecondare e avere al più presto un altro figlio. Nel caso di sua moglie, il cancro al seno (anche a livello psicologico) poteva essere visto come il tentativo di innescare la produzione di latte. In pratica, quando una donna scopre di avere un cancro al seno, dovrebbe cercare di capire il nesso tra questa tipologia di cancro e la sua vita interiore.
Stando alla teoria elaborata da Hamer, il nostro corpo è perfettamente in grado di sconfiggere il tumore senza chemioterapia. Sono i medici che interrompono il processo naturale di guarigione provocando le metastasi, che non sono altro che conflitti ulteriori generati dal loro stesso intervento.
“Durante la malattia ho fatto tante cose, ma attinenti alle mie scelte alimentari”, prosegue Eleonora. “C’è gente che ha un tumore e vive benissimo. Ho seguito ciò che dice Hamer, e cioè che tutte le terapie naturali vanno bene per risolvere il problema, si può cercare una nuova via senza però ostacolare i processi naturali. Il tumore ha origine sempre dal cervello, è costruttivo, non bisogna temerlo”.
Secondo il dottor Hamer, il cancro non si sviluppa in seguito ad una cellula impazzita, ma è il segnale che invita a prendere cognizione di alcune esigenze trascurate. Se si lascia che il tumore faccia il suo percorso (partendo dal presupposto che ha uno scopo biologico) i meccanismi stessi della malattia ricomporranno il conflitto. Nel 90% dei casi il tumore guarisce da solo.
I medici che appartengono a “Nuova Medicina” non curano le persone che si sono sottoposte alla chemioterapia. Queste, infatti, sono comunque destinate alla morte a causa della devastazione compiuta su di esse dalla medicina ospedaliera. Secondo Hamer e i suoi seguaci, negli ospedali ci si dovrebbe limitare alla diagnostica, lasciando poi al paziente piena libertà di scelta sul se e come curarsi.
“Da quando conosco il rapporto tra anima e corpo, non prendo più farmaci. La mia salute è migliore adesso rispetto a quando avevo vent’anni”, conclude la Brigliadori. E come darle torto, visto che porta splendidamente bene la sua età?
Articolo realizzato da Cristiana Lenoci
Secondo quanto riportato da diverse fonti, sarebbero tra i 140 e le diverse centinaia i decessi attribuiti all’applicazione dell’approccio di Hamer. Inoltre, secondo SwissCancer, ai pazienti affetti da cancro viene negata la terapia del dolore tramite somministrazione degli oppioidi (morfina), non prevista nella Nuova Medicina Germanica.
Per tali motivi è stato indagato, arrestato e condannato più volte in diversi paesi europei (Francia, Spagna, Austria, Germania, Belgio) per i reati di cattiva pratica medica, esercizio abusivo di professione medica, omissione di soccorso, calunnia e frode. Sospeso dalla pratica medica da un Tribunale tedesco nel 1986 perché affetto da “monomanie e grave perdita del senso della realtà”, è stato incarcerato l’ultima volta in Francia dal settembre 2004 al 16 febbraio 2006 per frode ed esercizio abusivo della professione medica.
Hamer è conosciuto inoltre per le sue affermazioni antisemite, che nel marzo 2007 gli sono costate l’avvio di ulteriori procedimenti giudiziari da parte della procura di Cottbus (Robbineck) per “incitamento all’odio razziale”.
Fonti:
http://it.wikipedia.org/wiki/Ryke_Geerd_Hamer
http://medbunker.blogspot.com/2010/09/nuova-medicina-germanica-hanno-ucciso.html
http://www.dossierhamer.it/
http://www.rtbf.be/tv/revoir/detail_devoir-d-enquete?uid=58965761668&idshedule=f2eca7fd0b87f7f239aa9aaac8a174d7&catchupId=11-TMTSJ100-001-PR-1&serieId=11-TMTSJ100-000-PR&sms_ss=email&at_xt=4d2ebc6b013425a5%2C0
http://assets.krebsliga.ch/downloads/01_02_hamer_e_neu.pdf
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1995/07/20/in-fuga-con-la-figlia-malata-di.html
Vorrei commentare il pensiero della sig.ra Brigliadori, solo per farle sapere che conoscevo una persona fin da bambino , che come lei era vegano, circa 4 anni fa gli fu diagnosticato un cancro alla vescica. Come tutte le persone come lei decise di curarsi con i cibi vegani. Il morale della triste favola e che ora giace sottoterra da due anni. L’assurdità sta nel fatto che poteva guarire tranquillamente, ovviamente sottoponendosi alla kemio, ma lui no! Non lo fece.