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Pomodoro contro il caporalato con la coop. Pietra di Scarto

pomodoro contro capolarato- fonte foto: Pietra di Scarto

pomodoro contro capolarato- fonte foto: Pietra di Scarto

Mentre i media continuano a sciorinare articoli e reportage sugli operai agricoli morti per pochi euro al giorno lavorando nei campi della Puglia, arrivano segnali di speranza nella lotta contro lo sfruttamento e il caporalato.

Si tratta di una piaga sociale che affligge da troppo tempo le regioni più agricole d’Italia, come appunto la Puglia, e che in questi giorni è al vaglio del Parlamento. Al più presto il caporalato potrebbe essere finalmente equiparato alla mafia ed inserito nell’art. 416 bis del codice penale.

A Cerignola, paese in provincia di Foggia, vi è una cooperativa sociale che ha deciso per il secondo anno consecutivo di dare un forte segnale politico, economico e sociale contro il caporalato. La cooperativa “Pietra di Scarto”, in collaborazione con il circuito Altromercato, ha piantato e raccolto pomodori 100% biologici, all’interno del terreno confiscato alla mafia e dedicato a Francesco Marcone, “vittima del dovere”, assassinato nel 1995 a Foggia.

Coltivare un pomodoro bio implica una serie di scelte e di operazioni non sempre facili (estirpazione delle erbe a mano, irrigazione controllata, trattamenti rigorosamente non chimici), ma c’è un altro traguardo importante a cui la cooperativa mira: dare lavoro a persone svantaggiate (immigrati, persone con problemi giudiziari), facili vittime dello sfruttamento e del caporalato, soprattutto in una città ad alto tasso di criminalità come Cerignola.

La raccolta del pomodoro bio 2015, che si sta svolgendo in questi giorni, vede impegnati sul campo confiscato in contrada Toro tre soci della cooperativa e quattro ragazzi extracomunitari originari del Senegal.  C’è un clima di amicizia e collaborazione, nessuno si sente sfruttato o malpagato, si sorride anche se il lavoro implica impegno e fatica per sei ore al giorno.

Questa è una realtà che merita sicuramente di essere valorizzata e sostenuta, perché è esempio di grande impegno a favore della legalità e del senso civico.

Potrete trovare i pomodori pelati raccolti e confezionati presso la Bottega Equo Solidale “Stesso Sole” di Cerignola, tra circa quindici giorni.

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Articolo realizzato da Cristiana Lenoci

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Autore
Cristiana Lenoci
Mi chiamo Cristiana Lenoci, sono laureata in Giurisprudenza e specializzata nel campo della mediazione civile. La mia grande passione è la scrittura, ho maturato una discreta esperienza sul web e collaboro per diversi siti. Ho anche frequentato un Master biennale in Giornalismo presso l'Università di Bari e l'Ordine dei Giornalisti di Puglia.

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