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Perché acquistare casa prima dei 25 anni?

Per chi ha meno di 30 anni, viene spontaneo pensare al futuro e all’acquisto di una casa per sé e per l’eventuale partner.

Il momento per comprare casa è quello propizio. Infatti, le banche accettano la domanda di mutuo casa, specie per l’abitazione principale, con maggiore solerzia rispetto a prima. Anche coloro che lavorano da poco e non possiedono risparmi, possono accedere ai finanziamenti.

Tutto questo grazie ad una serie di agevolazioni e provvedimenti governativi per favorire le categorie più giovani.

L’andamento dei prezzi ha portato ad una svalutazione degli immobili, e quindi è il momento giusto per pensare ad una nuova casa. In questa guida vi spieghiamo nel dettaglio perché acquistare casa prima dei 25 anni.

I vantaggi di acquistare una prima casa sotto i 25 anni

Comprare una casa e accendere quindi un mutuo prima dei 25 anni comporta un vantaggio sostanzialmente numerico. Prima si comincia a pagare, già in giovane età, e più tempo e possibilità si avranno per estinguere il mutuo stesso.

Un altro vantaggio è legato ai tassi d’interesse. Oggi sono molto bassi, poco sopra l’1% e ciò è un aspetto che garantisce rate contenute e costanti nel tempo.

L’acquisto può essere una buona alternativa all’affitto, soprattutto se si è in grado di coprire le spese iniziali. Che oltre al mutuo comprendono le spese notarili mentre le altre, come vedremo, sono state limitate per gli acquirenti più giovani.

Inoltre, avere una casa tutta per sé già a 25 anni è sinonimo di indipendenza e consente di farsi la propria vita, lontano dai genitori; progettando un futuro in coppia e accedendo alle responsabilità della vita adulta.

Più avanti, analizzeremo nel dettaglio le agevolazioni fiscali e le garanzie statali. Intanto diamo un’occhiata ai requisiti per accendere un mutuo.

Requisiti, mutuo e possibilità

Il mutuo per comprare una casa può essere concesso a tutti i maggiorenni, a determinate condizioni e requisiti. Prima di tutto, il capitale che si può richiedere ha un valore tra i 50 mila e 1 milione di euro. Di solito, le banche non concedono mutui che abbiano un capitale superiore all’80% del valore della casa.

La durata del mutuo minima è di 10 anni, quella massima 30. Per gli under 35, può aumentare fino a 40 anni. Per accedere al mutuo, viene verificata la disponibilità economica del mutuatario, quindi la capacità di poter pagare le rate della casa. Stiamo parlando del rapporto rata mensile/entrate nette mensili che non dovrà superare il 33%.

Inoltre la posizione lavorativa deve essere stabile. Per esempio un lavoratore a tempo indeterminato potrà garantire una maggiore sicurezza. A differenza di chi ha un contratto a tempo determinato. La situazione finanziaria deve essere ben documentata e solida in fase di stipulazione.

Prima di passare all’atto vero e proprio, è utile comprendere quanto costa un mutuo e l’impatto economico rispetto allo stipendio che si possiede. Questo è possibile con la simulazione online del portale simulatorimutuo.it.

Per i più giovani, che spesso sono precari, esiste il Fondo di garanzia mutui prima casa all’80%. In questo caso, la garanzia verrà effettuata dallo Stato senza bisogno di garanti esterni. Gli under 36, ancor di più se genitori single o giovani coppie, possono usufruire di queste agevolazioni fiscali se hanno un Isee inferiore ai 40 mila euro. Sarà sempre la banca a concedere il mutuo mentre il modulo da compilare è quello disponibile sul sito di Consap. Le agevolazioni terminano il 30 giugno 2022.

Agevolazioni statali per giovani

I vantaggi per chi vuole acquistare una casa, non finiscono qui.

Il Decreto Sostegni bis del Governo Draghi ha previsto ulteriori vantaggi fiscali destinati agli under 36 e che quindi sono validi a maggior ragione prima dei 25 anni.

Per esempio il taglio del 2% dell’imposta di registro e di quella ipotecaria(50 euro da privato e 200 da impresa). Il taglio dell’imposta castale e sostituiva sul mutuo, così come il credito di imposta di pari importo sull’Iva(4% sulla prima casa se comprata dal costruttore).

Il provvedimento statale ha potenziato  il Fondo di garanzia prima casa, di cui parlavamo sopra dal 50 all’80%. Cade inoltre il vincolo di essere in possesso di un contratto di lavoro atipico, rimane però la condizione di avere un Isee non superiore ai 40.000 euro.

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Autore
Cristiana Lenoci
Mi chiamo Cristiana Lenoci, sono laureata in Giurisprudenza e specializzata nel campo della mediazione civile. La mia grande passione è la scrittura, ho maturato una discreta esperienza sul web e collaboro per diversi siti. Ho anche frequentato un Master biennale in Giornalismo presso l'Università di Bari e l'Ordine dei Giornalisti di Puglia.

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