Il settore del packaging alimentare sta riscontrando un’evoluzione davvero molto interessante: con il passare del tempo, sono cambiate anche le sue funzioni più tipiche, aprendosi verso altri “lidi”. Il packaging non serve esclusivamente alla protezione del cibo rispetto all’ambiente (ma anche l’opposto), ma anche mettere a disposizione dei consumatori tutte le informazioni fondamentali relative al prodotto, oltre alle classiche funzioni di trasporto, distribuzione e conservazione.
Ridurre gli sprechi alimentari: questo è l’obiettivo primario in un gran numero di settori ed è facile intuire come investa anche quello relativo agli imballaggi. Il packaging alimentare idoneo è importante per diminuire il più possibile gli sprechi alimentari, in un segmento di mercato che deve obbligatoriamente essere il più possibile eco-sostenibile.
Packaging alimentare: l’eco-sostenibilità al primo posto
Ormai, la sostenibilità degli stessi alimenti non più prescindere da un discorso più generale che riguarda le modalità di confezionamento e di preservazione degli stessi rispetto all’azione dei vari agenti ambientali. Si parla, più nello specifico, di packaging green, che riesce a ridurre l’inquinamento derivante dall’eliminazione delle confezioni, tramite soprattutto il loro riciclo, dopo aver consumato i cibi presenti al loro interno.
Gli imballaggi, quindi, spesso e volentieri vengono realizzati con dei materiali che devono essere estremamente semplici da riciclare. Ecco spiegato il motivo per cui si punta sempre di più su materiali che provengono da delle fonti rinnovabili e che vengono creati usando delle tecnologie rispettose dell’ambiente.
Le politiche ambientali e il mondo del packaging alimentare, quindi, risultano sempre più connessi. Un indirizzo sempre più eco-sostenibile ha portato ad aumentare la produzione di confezionamenti in cartone ondulato, preferiti in confronto alla plastica, visto che si caratterizzano per essere molto più semplici da riutilizzare.
Nel packaging alimentare il design riveste un altro aspetto di primo piano. Se fino a qualche decennio fa un imballaggio serviva esclusivamente a conservare il prodotto, al giorno d’oggi ha assunto una rilevanza estetica fondamentale. In un commercio come quello odierno, la cura dei dettagli e un packaging di notevole qualità fanno la differenza, riuscendo ad avere un impatto importante sull’orientare i consumatori finali nella scelta.
L’estetica e la realizzazione di un packaging alimentare di qualità
Un packaging di qualità è in grado di presentare alla perfezione un prodotto e quasi a raccontarlo ancora prima di averlo provato. Tanti consumatori, quindi, si lasciano fin troppo condizionare proprio dall’estetica del confezionamento piuttosto che dalle qualità intrinseche che caratterizzano il singolo alimento o prodotto alimentare.
Di conseguenza, è chiaro come la struttura della confezione è uno di quegli aspetti a cui prestare la massima attenzione, visto che deve riuscire a soddisfare le molteplici necessità dei consumatori finali. Ad esempio, tante confezioni puntano spesso sull’inserimento di un’apertura facilitata, che può essere un fattore prioritario, ad esempio, per delle persone anziane.
È abbastanza facile intuire come, per ogni confezione di un alimento, venga svolto un approfondito processo di analisi di marketing: l’obiettivo è quello di far rendere al massimo il lato “pubblicitario” di ciascun prodotto alimentare, in modo tale che possa essere il più possibile di impatto sui consumatori finali.