
l’altrapossibilità- fonte foto: G.R.
Un mondo sommerso, quello carcerario, di cui la maggior parte delle persone ignora l’esistenza o al quale in genere si pensa con un’accezione negativa “lì ci sono detenuti che scontano una pena”. Basta mettere un piede oltre il grande portone che divide il carcere dal resto del mondo per rendersi conto che non è così. In questo luogo ci sono uomini e donne che, oltre a scontare una pena per quello che hanno commesso, cercano anche una redenzione, una ragione per continuare a vivere sperando di ricominciare al meglio una volta fuori dalle sbarre.
Giovanni Rinaldi (fotografo, grafico, ricercatore e animatore culturale) e Annalisa Graziano (giornalista foggiana) sono riusciti ad “entrare” non solo fisicamente, ma anche con il cuore nel carcere di Foggia, ed il risultato è un interessante reportage sul mondo penitenziario, una raccolta di fotografie e storie di chi appunto chiede di avere un’altra possibilità. Scorrendo le pagine di questo libro ci si accorge che i protagonisti delle storie sono felici di raccontarsi e lasciarsi fotografare: è come se volessero dimostrare a chi sta fuori che la loro vita non è finita, che dietro le sbarre esiste lavoro,svago, dignità e amicizia vera.
Non mancano certo i momenti di scoraggiamento e tristezza, in un ambiente che lascia fuori tutto il resto: amore, affetti, lavoro. Ma questi possono diventare altrettanti momenti di riflessione e crescita personale che servono appunto a diventare “persone migliori”.
Ogni storia è stata raccolta da Annalisa Graziano con estrema delicatezza, mentre le foto di Giovanni Rinaldi immortalano situazioni di quotidianità all’interno del penitenziario, momenti conviviali e di condivisione tra i detenuti. Il progetto, ideato dal CSV Foggia, è stato finanziato e condiviso dalla Fondazione Banca del Monte di Foggia.
Articolo realizzato da Cristiana Lenoci