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Ira, storia di una cagnetta che non ha mai mollato

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“Se ogni cane ha bisogno di un uomo, ogni uomo ha bisogno di un cane, anche se non lo sa” (Marco Valcarenghi)

Era la fine di novembre del 2012 quando una cagnolina con la zampa spezzata è entrata nelle nostre vite.

Il piccolo cucciolo era stato trovato, come molti altri, per strada. La donna che l’ha trovata ha pensato bene di tenerla per un paio di giorni prima di portarla ai vigili urbani. Abbiamo accettato di tenerla nella nostra casa per quelli che avrebbero dovuto essere un paio di giorni prima dell’eventuale adozione. Quei giorni sono diventati un mese.

Il cucciolo non aveva ancora un nome.

La zampa posteriore sinistra era irreparabilmente spezzata, dopo un paio di ingessature un veterinario ci ha detto che non era semplicemente rotta, ma peggio. Il trauma aveva reso la zampa insensibile, e questo spiegava l’atteggiamento del cucciolo, che pareva trascinarsi l’arto dietro di se come se non fosse una parte del suo corpo.

Prima, insopportabile verità.

Erano ormai passati tre mesi. Era chiaro che la zampa doveva essere amputata e così facemmo fare. Un’operazione e via, il cucciolo, ancora senza nome, era senza zampa posteriore sinistra.

Con fatica, moltissima fatica e lentezza, il cucciolo si abituava alla propria situazione, dopo un paio di giorni era già in piedi e in salute,  e sperimentava la nuova situazione del suo corpo.

In questo periodo aveva già dato segni evidenti di possedere un carattere forte, facilmente incline all’irascibilità, testardo, rumoroso, pieno di paure, ma ci sorprendeva anche con manifestazioni dolcissime di affetto.

Con molta naturalezza ci è saltato in mente il nome giusto: Ira.

Intanto Maggio era passato e ormai la decisione era stata presa, Ira sarebbe rimasta con noi.

Qui pero’ le speranze di aver superato il peggio cominciarono a diminuire. A Giugno Ira smise di deambulare bene. La zampa posteriore era crollata, come se le forze l’avessero abbandonata, strisciava usando solo le zampe anteriori che erano diventate fortissime e muscolose.

La mancanza di speranza si era trasformata in un calvario per noi, ma soprattutto per la piccola Ira.

Il dolore era fortissimo e la pena di vederla praticamente paralizzata ci fece correre da un veterinario all’altro.

Prima un veterinario della nostra città. Il responso fu tragico ma strano da sentire: “Toglietevi dalla testa di avere un cane normale. E’ un cane a tre zampe e questo é il suo modo di camminare.”

Questa risposta ci spezzo il cuore. “E’ come sperare di avere un figlio alto e biondo ma trovarsi di fronte ad un nano dai capelli neri.” Continuò il veterinario. Difficile da sopportare. Non avevamo speranze ma nello stesso tempo eravamo convinti che qualcosa, nella zampa posteriore, l’unica rimasta, aveva smesso di funzionare.

Conoscevamo diversi cani che facevano a meno di una zampa senza avere  particolari problemi, quello che manca viene sostituito dalla forza di quello che si ha. Sapevamo che tutto questo non era normale.

Ci rivolgemmo ad un secondo veterinario, di Bari: “Il cane non ha nessun problema, deve solo imparare a camminare e farsi un muscolo. Passeggiate, nuoto, e se è possibile tanta pazienza.”

Dopo un altro mese niente ancora, Ira peggiorava visibilmente, in più il viso era contratto in una espressione di dolore continuo. Medicinali, camminate pero’ impossibili da fare erano l’unica ricetta per riabilitarsi.

La situazione del piccolo cane era talmente insopportabile da vedere e vivere che pensammo di abbatterlo, senza mezzi termini. Un cane così piccolo, pieno di vita a cui le basilari funzioni corporee erano compromesse non aveva senso che vivesse. Fu un pensiero veloce ma reale.

Ci rivolgemmo però ad un terzo veterinario prima di prendere la decisione definitiva.

Esattamente come per gli esseri umani, bisogna sempre ricordarsi che oltre un camice bianco, oltre la scrivania di uno studio medico siedono ed operano persone  con i loro limiti, la loro ignoranza e a volte il loro pressappochismo.

Il terzo veterinario era un giovane parecchio sicuro di se che disse subito, appena visto il cane, che la zampa posteriore destra, l’unica rimasta, era malata, era compromessa, ci disse anche, senza ancora una radiografia, che la zampa era affetta da una patologia che si chiama necrosi. Era semplice e anche una malattia comune nei cani di piccola taglia, prima del compimento del primo anno d’età.

Eravamo sconvolti, “Sarà vero?” Pensavamo, ormai era un’idea impossibile il solo pensiero che Ira potesse ricominciare a camminare, in più era incredibile pensare alla sfortuna che l’aveva colpita: una malattia proprio all’unica zampa che gli restava? Incredibile.

Un paio di giorni dopo Ira fu operata alla testa del femore, era vero, dopo una radiografia il veterinario vide la necrosi. La testa del femore era compromessa e così andava tolta.

L’operazione era riuscita. Riportammo a casa Ira ed aspettammo. Ora non aveva problemi, con il tempo avrebbe effettivamente dovuto riprendere a camminare. Passò un mese e lentamente la gamba sembrava andare meglio. Nel cammino per la guarigione di Ira abbiamo incontrato un’altra persona, anche lui degno di stima, un fisioterapista. Quest’ultimo l’ha fatta nuotare per ore, e si é preso cura di lei insegnandole a ‘credere’ nella zampa posteriore. Questo era l’unico, grande problema per Ira: la mancanza di fiducia o se vogliamo la ‘coscienza’ della gamba posteriore.

Oggi Ira riesce a camminare, sente e si fida della sua gamba, salta, corre, fa la matta ed è un cane normale, forse non esteticamente, ma è sicuro che può correre, camminare e saltare come un cane normale. Ma poi, andrebbe anche aggiunto, che cosa si intende per normalità? Esiste una definizione certa di ciò che si considera “normale”? 

Ora ogni mattina, quando Ira ci viene a svegliare che siamo ancora a letto, camminando dritta, e cerca di saltare per salutarci, siamo semplicemente grati, di tutto.”

Giuseppe & Alessia 

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Autore
Daniele Orlandi
Daniele Orlandi
Giornalista pubblicista, mi occupo di comunicazione in tutte le sue forme. Laureato in Comunicazione Digitale collaboro con testate giornalistiche (quotidiani e settimanali, cartacee e online) e sono specializzato in comunicazione sul web, S.E.O., contenuti editoriali indicizzabili sui principali motori di ricerca, comunicazione in real time. Lavoro da tempo con il team di Articoliinvendita, occupandomi della creazione di contenuti editoriali per il web e la carta stampata.

3 commenti

  1. E’ bello sapere che Ira ha avuto la fortuna di avere dei padroni come voi.

  2. Gli incontri sono sempre un arricchimento per tutte e due le parti!
    Il nostro amore per lei è ripagato ogni giorno dal suo,
    incondizionatamente grande!!!!

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