Risolvere i conflitti interiori che ci limitano nella vita quotidiana, favorendo il perdono e la riconciliazione con se stessi e con gli altri. E’ questo uno degli obiettivi principali di Ho’oponopono, una pratica che ha origini hawaiane, e che è stata riadattata e ripresa anche da esperti e studiosi occidentali.
In base a questo metodo, tutti noi possiamo migliorare la nostra vita, spogliandoci della spiacevole sensazione di essere vittime passive degli eventi. Per vivere meglio, infatti, dovremmo cercare di ripulire tutti i pensieri e i ricordi negativi e limitanti che si trovano nel Subconscio, acquisendo la piena consapevolezza che siamo noi i creatori di tutto ciò che abbiamo intorno.
La teoria, che si basa sul principio dell’individuo come partecipante attivo degli eventi e non come vittima degli accadimenti esterni, è piuttosto diffusa nell’ambito della ricerca interiore. Partendo da tale importante presupposto, è possibile procedere verso un radicale e definitivo cambiamento nel modo di approcciare agli eventi dell’esistenza.
Le origini di Ho’oponopono
Il termine significa “correggere un errore”, oppure “sistemare le cose”, e si basa sul principio che noi siamo responsabili al 100% della realtà che viviamo. Qualsiasi persona o esperienza con cui “facciamo i conti” nella vita l’abbiamo voluta noi.
Il “Bambino Interiore” (che sarebbe il Subconscio) è quella zona della nostra mente in cui si archiviano credenze, ricordi, memorie e modelli di vita. Il subconscio è in contatto direttamente con un’altra zona della mente, denominata “Superconscio”.
Il Bambino Interiore
Secondo il metodo Ho’oponopono è il divino che interviene ad eliminare i ricordi fallaci e le memorie erronee che ostacolano il fluire della nostra vita.
Il Bambino Interiore è la chiave della felicità personale. Una volta eliminate o corrette le memorie accumulate nel subconscio, la qualità della vita migliora notevolmente. Il Bambino interiore è in grado di contattare “il divino”, chiedendogli di ripulire tutto ciò che crea problemi nella nostra vita.
Invocazione ed espressioni guaritrici
Ecco un esempio di invocazione da recitare con continuità: “O Universo, ti prego di eliminare i miei pensieri limitanti e le memorie erronee, che mi impediscono di avere un rapporto buono con mio marito”. A tale invocazione seguono alcune frasi che-se recitate con regolarità- portano alla guarigione.
Le espressioni “guaritrici” da ripetere spesso sono: “mi dispiace”, “ti amo”, “perdonami”, “grazie”.