Si chiamano “Gig work”, e sono quei lavoretti che si possono fare da soli comodamente a casa, nei ritagli di tempo, utilizzando le numerose opportunità offerte dal web. Per arrotondare a fine mese le alternative sono molte: basta sfruttare la Rete nel modo migliore.
Testare nuovi prodotti
Lavorare come “tester” per le aziende consente di ricevere a casa prodotti di diverso genere, da provare e valutare prima del lancio sul mercato, compilando un questionario sul proprio gradimento e suggerendo eventuali modifiche. Il reclutamento avviene periodicamente sui siti Internet o sulle pagine sociale delle aziende, o attraverso siti web specializzati (Trnd, TheInsiders, TryNewPerfumes, Omaggiomania, Campionigratis, Club dei Desideri, Club nuove idee, Victoria50, Al Femminile). Occorre avere i requisiti stabiliti dal produttore e una buona capacità di comunicazione (meglio orientarsi su prodotti di cui si ha esperienza, così da poter formulare un giudizio il più possibile obiettivo). Le opportunità di guadagno aumentano se si possiede un blog sul quale recensire e sponsorizzare i prodotti.
Vendere online
Un modo semplice per guadagnare da casa è mettere in vendita oggetti, vestiti e accessori che non si usnao più. Sono molti i siti Internet marketplace e le app di compravendita (Etsy, DaWanda, Cargoh, Blomming, ALittleMarket, MissHobby, Olalla, Stylenda) che consentono di creare il proprio “negozio virtuale”, postare annunci sfruttando la geolocalizzazione per trovare acquirenti vicini. Chi ha fantasia e una buona manualità, può usare questi canali anche per trasformare il suo hobby in un business, sponsorizzando le proprie creazioni.
Per aprire un negozio fisico basta attivare un conto PayPal per i pagamenti. L’uso del marketplace online può richiedere il pagamento di un canone fisso mensile o annuale e/o di tariffe di inserzione e commissioni di transazione, che possono arrivare all’8% sul prezzo di vendita della merce. Se si inizia un’attività di e-commerce professionale bisogna aprire una partita Iva e iscriversi alla Camera di Commercio. Il guadagno dipende dalla qualità dei prodotti venduti e dall’impegno nel promuovere la merce.
Il crowd work
Il crowd work (“lavoro nella folla”) si basa sull’utilizzo di piattaforme digitali, in cui i committenti (imprese o singole persone) mettono all’asta dei micro-job da portare a termine, e gli utenti (clickworkers) concorrono per aggiudicarseli. In altri casi i crowdsourcing lanciano degli “spunti” e chiedono agli iscritti di svilupparli in modo creativo, scegliendo poi il progetto più convincente. Il vantaggio maggiore è l’autonomia nella gestione dei tempi e nell’organizzazione del lavoro; lo svantaggio è che per aggiudicarsi i lavoretti bisogna competere con migliaia di utenti del web.
Questo sistema funziona benissimo per i lavori creativi (loghi, illustrazioni, slogan pubblicitari, videoclip), ed è un mercato in forte ascesa. Per accedervi è sufficiente una connessione Internet. Per non rischiare di lavorare gratis è necessario iscriversi a piattaforme serie, usate da aziende accreditate (CrowdFlower, Topcoder, BeCrowdy, Clickworker), e scegliere le commesse pagate meglio.
Rispondere a sondaggi retribuiti
Un modo semplice per guadagnare online è compilare sondaggi a pagamento. Per incrementare le possibilità di guadagno ci si può iscrivere a tanti siti di sondaggi contemporaneamente, in modo da scegliere, volta per volta, quelli che vengono pagati meglio. Per evitare spiacevoli truffe è meglio scegliere soltanto siti affidabili (MySurvey, Centro di Opinione, Toluna, Panel Consumatori, Zzub, Ipsos, The Insider), con iscrizione gratuita, che permettano di scegliere a quali sondaggi rispondere e di cancellarsi in qualsiasi momento.
Non servono particolari competenze, per svolgere questa attività online. Basta iscriversi ai siti che si occupano di sondaggi di mercato e rispondere ai questionari (riguardanti preferenze d’acquisto oppure opinioni specifiche su prodotti di determinate marche) che si riceveranno periodicamente via mail. I pagamenti possono avvenire sia in contanti o su Paypal, oppure con premi in beni di consumo o buoni per fare acquisti online.
Viaggiare come mistery client
Si può guadagnare anche viaggiando. Come? Diventando hotel tester per lussuose strutture alberghiere (soprattutto se aperte da poco), disposte a pagare per ottenere una recensione obiettiva sulla qualità delle attività proposte, ed eventualmente migliorarla per non pregiudicare la propria reputazione tra gli utenti del web. L’ospite deve sperimentare in incognita i servizi offerti dall’albergo (location, ospitalità, professionalità del personale, pulizia, tempi di attesa, prezzo), ed esprimere la sua valutazione attraverso un questionario.
Per candidarsi basta collegarsi sui portali che reclutano queste figure (www.trivago.it, www.misteryclient.it), creare un profilo e compilare un questionario preliminare sulle proprie abitudini di viaggio o preferenze di acquisto. A registrazione avvenuta si visualizzano nell’aria privata gli incarichi da scegliere e le informazioni per i pagamenti. Regole fondamentali durante lo svolgimento dell’incarico sono mantenere l’anonimato e prendere appunti per poter compilare un questionario valutativo più dettagliato possibile. Oltre a soggiornare gratuitamente nella struttura, si riceverà un rimborso spese (anche più alto rispetto al costo effettivo del soggiorno). Altri incarichi simili possono riguardare la valutazione di ristoranti o di negozi. Il guadagno dipende dall’incarico.
Cosa è bene sapere
Dal punto di vista dei contratti e delle tutele chi effettua questo tipo di lavori è del tutto sprovvisto di regole a proprio favore, poiché appartiene ad una categoria intermedia tra lavoratori subordinati e liberi professionisti. Di conseguenza, non godono di diritti e garanzie per quanto concerne ferie, conservazione della commissione in caso di maternità, copertura Inail in caso di infortunio (perché è difficile dimostrare che il sinistro sia accaduto durante lo svolgimento dell’attività).