E’ vero, gli scrittori esordienti sono tanti, ma non tutti hanno la capacità di scrivere con il cuore. Elisa Armesto è una giovane donna, mamma di due bimbi, che ha da poco pubblicato il suo libro di esordio intitolato “Quarantuno più sei”. Un libro sull’amore, che, come lei stessa ci tiene a precisare, “è un regalo speciale che ha voluto fare a sua figlia”. Il suo libro e la scrittura fluida ma decisa ci hanno particolarmente colpito, e per questo ve ne parliamo in questo articolo.
R: Fare la scrittrice è il tuo sogno nel cassetto?
E: No. Scrivere è semplicemente il mio unico modo per esprimere sentimenti ed emozioni. Sono una donna timida, molto, ma con una penna in mano mi sento libera, forte, mi sento IO. Non mi sento scrittrice, piuttosto mi sento un fiume in piena che, parola dopo parola, foglio dopo foglio, dà forma a personaggi, situazioni, storie che viaggiano e vivono nella mia mente. Creo un qualcosa di mio, solo mio. Quindi ti rispondo che non è il mio sogno nel cassetto, perché è qualcosa che vive dentro di me, da sempre.
R: Le difficoltà di un autore emergente: oggi secondo te è più facile pubblicare un libro, rispetto ad alcuni anni fa?
E: Oggi pubblicare un libro è molto più facile rispetto al passato, ma riuscire a fare in modo che abbia successo è quasi impossibile. Ahimè, rendere un obiettivo meraviglioso ed esclusivo come la pubblicazione così accessibile tramite strade diverse ha fatto sì che avere tra le mani un susseguirsi di pagine scritte e sentite non abbia più lo stesso valore di una volta!
R: Una trama avvincente, un libro che si legge tutto d’un fiato… dove ha trovato l’ispirazione?
E: Qualsiasi cosa scriva trovo ispirazione dalla mia quotidianità, dal mio vivere, dalle persone che mi circondano, dalla semplicità degli eventi che si susseguono. In particolare, “Quarantuno più sei” nasce come regalo, un regalo per la mia prima figlia. Un regalo che sa di mamma, di amore, di lotta e di forza. L’idea di scriverlo è nata subito dopo il parto: un parto crudo, un’esperienza forte, ricca di sensazioni contrastanti. Essere mamma per la prima volta sentirmi responsabile nei confronti di qualcuno, la consapevolezza di aver “creato” una meravigliosa creatura grazie all’amore che mi lega a mio marito, mi ha spinto a scrivere un romanzo. Il mio primo romanzo.
R: Uno scrittore è sempre curioso di quello che gli succede intorno: tu quanto sei curiosa e appassionata nella tua vita?
E: Lo sono davvero molto. Amo sapere, imparare, imbattermi in avventure nuove e sconosciute. Il cambiamento è la caratteristica principale della mia vita. Faccio fatica a stare ferma in un unico posto, amo viaggiare, confrontarmi con persone che non hanno niente a che fare con me. Vivo all’estero ormai da dieci anni e mi sento ricca. Ricca grazie alle esperienze che ho fatto e che faccio tuttora, alle persone che ho conosciuto, alle piccole lotte tipiche di chi vive lontano da casa. Più una persona vede, sente, prova, più potrà creare ed inventare.
R: Il ruolo della tua famiglia: come sei riuscita a conciliare l’essere mamma di 2 bimbi con la scrittura del libro?
E: Ho scritto “Quarantuno più sei” nell’estate del 2016. Un’estate calda, intensa e difficile sotto molti punti di vista. Ho scritto il libro grazie all’aiuto di mio marito, colonna portante della mia vita. La stesura del romanzo è avvenuta soprattutto di notte. Amo questo momento, tranquillo, isolato dalla realtà, in cui poter creare senza interferenze, rumori, se non di altrettanti “sonnambuli” come me che per dovere o piacere vivono di notte. Cominciavo a scrivere quando la bimba andava a dormire e finivo all’alba. Senza la preziosa collaborazione della mia piccola famiglia sarebbe stato impossibile scrivere la parola “Fine” al mio libro. Solo con la costanza, la caparbietà e il supporto giusto, ho potuto raggiungere questo grande traguardo.
R: In Italia ci sono più scrittori che lettori. Tu sei anche una fervida lettrice?
E: Leggevo molto di più qualche anno fa. Però sono dell’idea che per poter scrivere bene bisogna aver letto tanto, davvero tanto. Prima di diventare mamma leggevo molto. Era la mia coccola, il momento per me stessa, in cui staccare dalla realtà e cominciare un viaggio intenso, silenzioso, immenso. Ora ho una pila di libri che mi attende, e che spero di poter gustare al più presto. Amo entrare nelle librerie, annusare il profumo della carta, iniziare a sfogliare un mondo sconosciuto e scegliere un libro d’istinto. Ci vado spesso con i miei figli, cui spero di poter trasmettere questa passione. Perché leggere è viaggiare pur stando fermi, è essere liberi, è vivere.
Biografia Elisa Armesto:
Elisa Armesto, nata a Torino, all’età di 22 anni decide di lasciare l’Italia per vivere in diversi luoghi in Europa: approfondisce i suoi studi in Spagna e ottiene il titolo di “Traduttrice” alla University of Westminster a Londra. Sposata e madre di due figli, Quarantuno più sei è il suo romanzo di esordio.
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