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Eliana Dilorenzo: da piccola vestivo le Barbie, ora realizzo il mio sogno

La storia di Eliana Dilorenzo è quella di una giovanissima pugliese che insegue la sua passione per la moda, lascia casa e gli affetti e decide di andare a lavorare altrove. Quando si dimostrano tenacia e determinazione, le ricompense arrivano sempre. Così, dopo qualche tempo, la 24enne di Cerignola (Fg) viene scelta per partecipare al backstage dello stilista Fendi a Parigi e assistere alla sfilata dalle poltrone del Théâtre des Champs-Élysées. L’abbiamo incontrata per chiederle di raccontarci la sua esperienza.

R: Ciao, Eliana. E’ bello incontrare una ragazza così giovane con le idee così chiare su quello che vuole fare “da grande”. Ci racconti come è nata la tua passione per la moda e il percorso di studi e formazione che hai seguito?

E: Ho cominciato a cucire quando all’età di 9 anni i miei genitori mi regalarono “Tanya crea la moda”, un regalo che desideravo fortemente perché mi avrebbe permesso di creare dei vestiti per le mie Barbie. Non so da cosa mi è nata questa passione, ma sicuramente è dentro di me fin da piccola. Dopo aver terminato gli studi (ho conseguito il Diploma in “Tecnico dell’Abbigliamento e della Moda” e poi mi sono specializzata seguendo un corso privato di “Taglio e Cucito” organizzato da Annarita Fabrizio), con l’aiuto dei miei genitori ho aperto una sartoria nel mio paese di origine, Cerignola (Fg). Grazie a questa esperienza durata 3 intensi anni, ho avuto modo di approfondire quello che avevo cominciato ad apprendere nel corso di taglio e cucito che avevo frequentato due anni fa.

Non posso negare però che è difficile rapportarsi con la clientela e, per quanto mi piacesse quello che facevo, sentivo che potevo provare a cercare qualcosa di meglio. Così nel 2017 ha avuto inizio il mio percorso lontana da casa, in un’azienda che produceva prototipi per diversi marchi (tipo Alexander McQueen, Giambattista Valli, Fendi, Valentino, Ashi Studio) e lì mi sono ritrovata catapultata in un mondo diverso rispetto a quello che avevo vissuto fino a quel momento, con responsabili che seguivano quello che facevo, scadenze rigide e soprattutto lavori molto più complicati. È stata dura perché mi ritrovavo sola e spiazzata nel fare cose che non avevo mai fatto prima, ma ho trovato delle colleghe e responsabili meravigliose che mi hanno presa in braccio e accompagnata in questa avventura, fino a quando non mi hanno fatto spiegare le ali e mi hanno scelta per la trasferta a Parigi nel backstage di Fendi.

R: Come definiresti questa esperienza parigina? Cosa hai imparato?

E: Modificare capi all’ultimo minuto perché i fisici delle modelle sono ovviamente diversi rispetto ai manichini, giornate a lavorare fino a notte fonda, pensare il modo più veloce per smontare un capo che magari aveva una lavorazione di giorni interi e rifarlo in poche ore, ammetto che è stato davvero stressante. Ma quando mi sono seduta tra le poltrone del Théâtre des Champs-Élysées, è partita la musica e la prima modella ha aperto la passerella.. è stato un momento magico, il mio cuore sussultava e mi sentivo troppo orgogliosa di quello che stavo guardando. Alla fine della sfilata ero commossa e grata perché avevo realizzato uno dei miei sogni più grandi. Per me questa esperienza ha significato molto, ho capito che questa è la strada più giusta e sono ancora più motivata nel seguirla.

R: Dopo questa bella esperienza, cosa stai facendo adesso?

E: Adesso mi ritrovo a Novara a lavorare in un’altra azienda ancora più importante e sto dimostrando anche qui le mie capacità, la voglia di imparare cose nuove, la mia determinazione e pazienza, ma soprattutto l’amore per questo lavoro che ogni giorno che mi siedo di fronte a quella macchina da cucire cresce sempre di più. Ho 24 anni e ho ancora tanta strada da fare davanti a me, ma ho capito già una cosa: noi siamo chi vogliamo essere, e se si vuole qualcosa bisogna fare tanti sacrifici ma prima o poi arriva.

R: Quale consiglio ti senti di dare a un giovane che, come te, vorrebbe lavorare nel campo della moda?

E: Il mondo della moda è un mondo vasto e difficile, ma se capiamo qual è la nostra vocazione e se ci crediamo fortemente dobbiamo metterci in gioco, sacrificarci e non fermarci davanti ad una critica, ma dobbiamo trarre l’aspetto positivo che serve a migliorarci. Allontanarci da casa nostra, dalla nostra comfort zone è sempre un’ottima scelta, ma solo se sappiamo dove vogliamo andare.

Ringraziamo Eliana augurandole di realizzare tutti i suoi sogni più ambiziosi e belli.

 

 

 

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Autore
Cristiana Lenoci
Mi chiamo Cristiana Lenoci, sono laureata in Giurisprudenza e specializzata nel campo della mediazione civile. La mia grande passione è la scrittura, ho maturato una discreta esperienza sul web e collaboro per diversi siti. Ho anche frequentato un Master biennale in Giornalismo presso l'Università di Bari e l'Ordine dei Giornalisti di Puglia.

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