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Desi, quando la passione è pura dolcezza

Desi e i suoi dolci

Desi e i suoi dolci

Ci sono persone il cui entusiasmo per quello che fanno gli si legge negli occhi. Desi è una di queste. L’ho conosciuta qualche mese fa, durante una Festa in cui alcuni autoproduttori esponevano prodotti e manufatti realizzati interamente a mano. Desi era lì con il suo stand di gustosissimi dolci preparati e confezionati da lei soltanto, e scambiando qualche battuta ho subito capito quanto amore e dedizione ci fosse dietro ogni singolo biscotto realizzato.

E’ stato bello poi ritrovarla e chiederle di raccontarci la sua storia e da dove nasce la sua grande passione per i dolci fatti in casa. Oggi Desi realizza anche laboratori di dolci per bambini, un’esperienza che coinvolge i piccoli nella realizzazione di dolci e che è vissuta da loro con spensieratezza e puro divertimento.

“Sin da quando ero bambina sono stata sempre golosa e ghiotta di dolci. La mia passione forse però comincia già nel pancione, visto che mia madre mi ha raccontato che quando era incinta aveva sempre una gran voglia di mangiare dolci. La mia croce/delizia è il cioccolato, è un piacere unico al quale non so resistere, e infatti in casa mia non manca mai”. Comincia così il racconto di Desiree Doto, una ragazza di Deliceto (Fg), che ha scelto di fare della dolcezza il suo stile di vita.

“Anche se mia madre è una bravissima cuoca, non è stata lei ad insegnarmi a cucinare. Lei è sempre stata la “regina” indiscussa della cucina in casa nostra, e a me non restava che “rubare” i suoi segreti con gli occhi. Grazie al suo esempio oggi le mie ricette sono sane, delicate e creative. Ho cominciato concretamente a realizzare ricette durante il periodo dell’Università, quando dovevo cucinare da sola e non potevo demandare questo compito a nessun altro” continua Desi. Naturalmente amici, parenti e conoscenti hanno sempre apprezzato le dolci creazioni di Desi, spronandola a fare sempre di più e meglio.

Ad un certo punto, circa un anno fa, nasce il progetto “Dolce Desi”, ideato dall’agenzia di comunicazione Icon_Lab, che si occupa di video e comunicazione, e della quale fanno parte il fratello di Desi e un suo collaboratore specializzato nel montaggio e post-produzione video. Durante l’assaggio di uno dei buonissimi biscotti fatti da Desiree, si concretizza l’idea di realizzare delle video ricette da pubblicare sul canale Youtube.

“Abbiamo quindi lavorato alla creazione di un personaggio, appunto Desi, che rimanda all’immagine di una donna degli anni ’50, una di quelle donne di un tempo che amavano dedicarsi alla casa e in particolare alla cucina, la donna della porta accanto appassionata di dolci che vuole prepararli in maniera sana e genuina per la propria famiglia. Il format per il momento comprende due video ricette, ma sono in arrivo altre belle (e dolci) novità”, spiega Desi.

Intanto ci guizzano in mente alcune domande e gliele rivolgiamo. Lei, sempre così gentile e disponibile, non esita a risponderci.

R: C’è sempre più attenzione agli ingredienti che si utilizzano in cucina: cosa consigli ad una giovane mamma che vuole nutrire in maniera sana il suo bambino?

D: Innanzitutto consiglio alle mamme e future mamme, nonchè a me stessa, di non comprare, se non è proprio inevitabile, merendine e biscotti industriali che contengono il dannosissimo olio di palma, ed anche conservanti e aromi di sconosciuta provenienza. Questo vale anche per noi adulti. Credo che sia importante fare attenzione a ciò che mangiamo, e sono sicura che la cattiva alimentazione sia la chiave e la risposta alle malattie dell’uomo, sui dolci poi si sta facendo cattiva informazione a me sembra, demonizzare un alimento che provoca piacere ed attiva le endorfine, cosi importanti per il nostro stato d’animo, è sbagliato. Come in ogni cosa è l’eccesso che non va bene, mangiare dei dolci in maniera equilibrata va bene, se poi sono fatti in casa, con una particolare attenzione agli ingredienti, alla lievitazione ed alla freschezza degli alimenti, ancora meglio. Ecco perchè è importante fare le cose da sè, so che per le mamme di oggi, che devono fare tante cose insieme non è facile trovare il tempo, ma fermarsi un attimo è bello, ed è ancora più bello fare le cose insieme, credo sia anche una cosa che rafforza il rapporto madre-figlio. Oltre che divertente!

R: Il ritorno ai sapori e alla cucina di una volta: credi sia possibile in una società come la nostra, dove tutto è mordi e fuggi e si corre continuamente?

D: Io sono ottimista per natura, e credo che la ferma volontà di cambiare le cose sia la soluzione di tutto. E’ vero, si va ad un ritmo incostante ed incalzante, non riusciamo ormai neanche a più a chiederci cosa desideriamo, la quotidianità ci logora e ci fa sentire insoddisfatti. Ritmi di lavoro stressanti e poco soddisfacenti aumentano il senso di ansia e frustrazione che ci costringe a mangiare male e subito. La tavola, che una volta era vista come un luogo di incontro per le famiglie, per gli amici, ormai non ha più il calore di una volta, si guarda la televisione, non ci si ascolta e soprattutto non ci si accorge di cosa e del modo in cui mangiamo, è questo il problema. Anche i problemi di obesità derivano da questo, è stato dimostrato che un bambino che mangia davanti alla Tv (amica e soccorritrice di tutte le mamme) mangia il doppio rispetto ad uno che è seduto a tavola e che guarda nel piatto, conta i bocconi ed è consapevole di cosa mangia, nonchè della masticazione. Il cibo ha perso il suo fascino, lo guardiamo poco, lo assaporiamo male e lo gustiamo ancora di meno, ecco cosa fa la fretta. Bisogna ritornare ai sapori di un tempo, al calore della cucina fatta in casa, questo è un dovere che abbiamo verso noi stessi.

 R: La cucina come terapia e cura di ansia e depressione: ritieni possa essere possibile guarire da tali malattie del nostro tempo dedicando del tempo alla preparazione di ricette e piatti in cucina?

D:Premetto che non sono uno psicanalista, ne uno psicologo, mi definirei più un’ “animista”, nel senso che cerco di essere attenta ai bisogni dell’anima e mi ascolto il più possibile. Credo fermamente al fatto che le attività ricreative, come anche la musicoterapia, l’arte terapia e via dicendo, possano essere d’aiuto in persone con problemi di ansia e depressione per il semplice fatto che “distendono” e coccolano i nervi: per me cucinare è un atto d’amore verso me stessa, è un modo per coccolarmi e ritirarmi da tutti quei fattori che mi mettono ansia: la società in cui viviamo, la crisi economica e tanto altro. Faccio dolci almeno 2 volte a settimana (devo contenermi altrimenti diventerebbe una trappola per la mia salute), e quando sono davanti ai miei ingredienti mi sento felice, non solo di toccarli, di creare qualcosa, ma perchè ogni mio dolce racconta una storia e qualcosa di me. Non è mia abitudine fare dolci troppo “raffinati” perchè solitamente creo con gli ingredienti poveri che ho in casa. Ma credetemi, non c’è niente di meglio che cucinare…e mangiare, perchè cucinare è un atto d’amore verso se stessi, e verso gli altri, perchè donarsi e donare è vitale.

R: Quando organizzi i laboratori di ricette per dolci cosa ti viene detto più spesso dalle persone che vi partecipano?

D: I laboratori con i bambini sono un ottimo momento di condivisione e di svago sia per me che per loro, solitamente si trasformano più in momenti di gioco che di attenzione e concentrazione, ma questo è normale. Si può insegnare ai bambini solo divertendosi. Il problema di oggi sono i genitori, che spesso sono diffidenti, nel senso che si fidano più di comprare merendine e biscotti confezionati che del “biscotto fatto in casa”. Credo che dipenda dal fatto che il prodotto imbustato sia sinonimo di garanzia ed igiene, oltre che di competenza, mentre quello fatto in casa manchi di questi elementi. Io solitamente faccio fare tutto ai miei bambini, e “tocco” il meno possibile i loro impasti, l’ambiente in cui li ospito è pulito e sicuro, infatti non ospito più di 6 bambini alla volta, in modo da dare attenzione a tutti, uno per volta. Un dolce fatto in casa, in quantità inferiori a quelle industriali, ha la garanzia di avere ingredienti sani, selezionati e di essere elaborato in un ambiente il più possibile pulito, proprio perchè ci si può permettere di fare attenzione a queste cose. Ora sto organizzando un laboratorio per il periodo di Natale, in cui faremo i tipici biscotti natalizi e magari anche qualche dolcetto della tradizione.

R: Dolce Desi potrebbe diventare un laboratorio artigianale: riusciresti a mantenere inalterata genuinità e tradizione con l’ausilio di macchinari?

D: E’ ovvio che se si gioca sulle grandi quantità non è facile: la differenza sta nel capire cosa è industriale e cosa è artigianale. Se si punta ad un discorso meramente artigianale e non industriale, è possibile. C’è poi un ingrediente fondamentale che non può essere trascurato, ossia la trasparenza. E’ importante l’etichetta, io devo sapere cosa mangio. Le grandi aziende puntano al risparmio e trascurano la qualità, e forse non potrebbero fare altrimenti. Durante il mio corso per “panificatore”, ho fatto degli stage presso alcuni forni della zona, ed è li che ho visto come vanno davvero le cose. Ci sono aziende serie ed altre che non lo sono. Io spero un giorno, non troppo lontano di riuscire ad aprire il mio laboratorio, che vedo non solo come un punto di produzione e vendita, ma come un luogo di scambio, di dialogo, i miei clienti devono sapere cosa mangiano, devono avere la possibilità di chiedermelo, la gente va educata alla buona e sana alimentazione, non possiamo approfittarcene, c’è in ballo la nostra salute. Ringrazio l’università per avermi dato l’opportunità di aprire nuovi orizzonti per la mia vita, di avermi fatto capire quanto è importante seguire le proprie passioni,Dolce Desi ce la deve fare e non vede l’ora di accogliervi nel suo mondo…e magari anche nel suo laboratorio! E se qualcuno da lassù vorrà potrò presto dire che…”anche io ce l’ho fatta”.

Gli ingredienti per “farcela” ci sono tutti, cara Desi. In bocca al lupo!

Visita la Pagina Facebook: https://www.facebook.com/dolcedesiofficial?fref=ts

Qui puoi guardare la Video Ricetta

 Intervista realizzata da Cristiana Lenoci

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Autore
Cristiana Lenoci
Mi chiamo Cristiana Lenoci, sono laureata in Giurisprudenza e specializzata nel campo della mediazione civile. La mia grande passione è la scrittura, ho maturato una discreta esperienza sul web e collaboro per diversi siti. Ho anche frequentato un Master biennale in Giornalismo presso l'Università di Bari e l'Ordine dei Giornalisti di Puglia.

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