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Come sbloccare il proprio potenziale in 5 mosse

Sbloccare il proprio potenziale

Sbloccare il proprio potenziale

Per riuscire a realizzarsi nella professione e nella vita in generale bisogna tirare fuori il vero Io, quello che tendiamo a nascondere dietro paure, pregiudizi e freni inibitori che provengono dagli altri oppure da se stessi. Per poter sfruttare al meglio i propri talenti, bisogna prima di tutto riconoscerli ed evitare alcuni errori che normalmente si commettono nella vita di tutti i giorni.

Ecco quali sono gli errori più comuni che impediscono di sbloccare il potenziale che ognuno di noi possiede:

1)      Auto-boicottarsi: ossia fare di tutto per non riuscire nell’obiettivo. Quando noi per primi non crediamo di potercela fare davvero, si cercano alibi per giustificare “in anticipo” la sconfitta che poi inevitabilmente arriverà;

2)      Restare “bloccati” dagli ostacoli interiori: eccessiva considerazione dell’opinione altrui, scarsa fiducia in se stessi, sensazione di non essere mai abbastanza impreparati e all’altezza della situazione;

3)      Fare paragoni: il confronto con gli altri impedisce di vedere i propri talenti, poiché si è troppo occupati ad osservare quelli altrui;

4)      Arrendersi: coltivare il potenziale è un cammino lungo e impegnativo che passa per momenti bui in cui si ha la tentazione di mollare tutto.

Ecco i cinque passi da seguire per sbloccare il potenziale che ognuno di noi ha dentro:

1)      Scrivi la lista dei tuoi desideri: la lista dei sogni comprende ciò che si desidera fare prima di morire. Quelle cose che, per svariati motivi, non si sono mai fatte. Si parte dalle più semplici (ad esempio frequentare un corso di cucina) a quelle più complesse e impegnative, come visitare un paese esotico o lontano.  Una volta stabiliti degli obiettivi in maniera intenzionale, questi funzionano come calamite: fanno sì che pensieri e azioni siano orientati verso la loro realizzazione;

2)      Stabilisci le priorità: che cosa ci rende davvero felici? Passare del tempo con gli altri, scrivere, condividere le proprie conoscenze?Il talento è quell’attività che fa sentire contenti, realizzati, in pace con se stessi. E’ il lavoro che si farebbe anche se non si fosse pagati, lo sport che si segue senza avvertire la fatica, il compito svolto volentieri e con naturalezza. Non importa essere i migliori: per raggiungere l’eccellenza servono l’addestramento, la pratica, l’esperienza. Il talento da solo non basta, occorre essere tenaci. Se il talento è il seme e la passione è l’acqua che lo innaffia, il vero “Io” diventerà una pianta forte e rigogliosa;

3)      Elimina gli ostacoli: molti imperativi, vincoli e obblighi sono autoimposti a livello psicologico. La domanda da porre a se stessi è: “Perché non fai questa cosa?”: è importante prendere un impegno con se stessi, che sia scritto e annotarsi una data anche lontana in cui si potrà riprendere in mano la propria vita e riconsiderare le proprie personali priorità (ad esempio quando il bimbo comincerà a frequentare la scuola, ecc.);

4)      Cambia il modo di rivolgerti a te stesso: il linguaggio può servire a sbloccare i talenti, anche quelli più nascosti. Quante volte pensiamo a noi in termini negativi o espressioni limitanti? Le frasi che utilizziamo per sminuirci, vittimizzarci o screditarci vanno cestinate e sostituite con nuove frasi che invece contribuiscano a darci credibilità e motivazione. Qualche esempio concreto? “Non ce la posso fare” diventa “Ho la capacità di fare quello che desidero”. Oppure: “Sono sbagliato ed è difficile cambiare” si tramuta in “Vado bene come sono e, se voglio, posso migliorare”;

5)      Tieni a mente i successi: spesso siamo troppo focalizzati su ciò che non va. Riconoscere invece ciò che si è riusciti a fare di buono, per sé e per gli altri, aiuta a valorizzare le proprie potenzialità e ad essere grati a se stessi per essere riusciti ad ottenere qualcosa di positivo. Un esercizio utile è ripensare alle buone azioni della giornata, annotando ogni sera almeno due piccole vittorie o traguardi raggiunti. O ancora: si può pensare a tre grandi successi ottenuti fino a quel momento, come laurea, promozione professionale, ottenimento di un premio.

Articolo realizzato da Cristiana Lenoci

 

 

 

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Autore
Cristiana Lenoci
Mi chiamo Cristiana Lenoci, sono laureata in Giurisprudenza e specializzata nel campo della mediazione civile. La mia grande passione è la scrittura, ho maturato una discreta esperienza sul web e collaboro per diversi siti. Ho anche frequentato un Master biennale in Giornalismo presso l'Università di Bari e l'Ordine dei Giornalisti di Puglia.

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