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Come imparare dai propri errori? le strategie vincenti

come imparare dai propri errori-fonte foto: lamenteemeravigliosa.it

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Come imparare dai propri errori? sbagliare è inevitabile, tutti commettiamo errori di diversa entità. Dalle piccole sviste quotidiane alle frasi infelici, fino alle scelte importanti che, spesso quando è ormai troppo tardi, si rivelano sbagliate. Dato che tutti facciamo i conti gli errori conviene vivere l’esperienza in modo positivo e trasformarli in occasioni di crescita. Alla luce degli sbagli commessi bisogna individuare quali sono le strade da non percorrere per arrivare alla meta che ci si è prefissati. Ecco le tappe da seguire e le strategie vincenti per capire come imparare dai propri errori ed evitare che questi ci creino complicazioni e intoppi: è una questione di atteggiamento!

1)      La prima cosa da fare per riconoscere i propri errori ed apprendere dai propri sbagli è essere il più il possibile obiettivi: vietato auto ingannarsi. La paura di sbagliare, per molte persone, può diventare così forte da diventare paralizzante. Il timore di incorrere in errori può condizionare a tal punto da rinunciare a vivere esperienze spontanee, autentiche e naturali. Ma questo atteggiamento è più dannoso di qualsiasi sbaglio! Acquisire la consapevolezza dell’errore in cui si è caduti consente di instaurare un dialogo costruttivo con se stessi, e questo rappresenta già di per sé un momento di crescita interiore.

2)      Il passo successivo è di non giudicare i propri errori. Questo significa accettare la dimensione umana di fallibilità, ossia le nostre parti più fragili e imperfette. I limiti e le debolezze fanno parte di noi e ci appartengono allo stesso modo delle capacità e dei punti di forza, perciò vanno accettati.

3)      Capire l’errore non è semplice ma una volta accettato, è essenziale riuscire a perdonarsi. Questa fase, se mancante, può provocare un senso di fallimento che rischia di sfociare in una vera e propria crisi esistenziale oppure in forme psicopatologiche. L’errore è indispensabile, nella misura in cui ci salva dal rischio di onnipotenza.

4)      L’esperienza dell’errore è una crescita se riesce a stimolare un cambiamento davanti alle esperienze successive. Dopo aver elaborato positivamente l’errore, si attiva un processo emotivo che ci fa ricordare anche lo stato d’animo che l’ha accompagnato. Questa memoria ci permette di restare all’allerta. Di fronte ad una situazione simile a quella che ci ha fatto sbagliare, richiamiamo alla mente l’atteggiamento passato e le emozioni vissute, e così prendiamo un’altra strada. Ricadere nello stesso errore significa che non siamo cresciuti. Non a caso gli antichi dicevano: “Errare è umano, perseverare è diabolico”. Ricadere nello stesso inciampo significa che l’esperienza non è stata vissuta appieno, che non è stata abbastanza “nutriente”, che non siamo cambiati e, quindi, nemmeno cresciuti.

Analizzate le strategie vincenti per capire come imparare dai propri errori, concludiamo sottolineando che gli psicoterapeuti sono concordi nel ritenere che l’errore ha un valore preziosissimo se si pensa che è l’unica particella di verità che indica esattamente la strada da non seguire. Rende più forti e diversi. E’ un’occasione di cambiamento e di crescita che, se si muta prospettiva, aiuta ad allargare la visione delle possibilità della vita, contemplando, tra queste, anche quella di sbagliare. A pensarci bene, sbagliare è la molla che spinge a percorrere nuove strade e ad uscire da situazioni stagnanti e statiche in cui potremmo esserci impantanati. Ben venga, allora!

Articolo realizzato da Cristiana Lenoci

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Autore
Cristiana Lenoci
Mi chiamo Cristiana Lenoci, sono laureata in Giurisprudenza e specializzata nel campo della mediazione civile. La mia grande passione è la scrittura, ho maturato una discreta esperienza sul web e collaboro per diversi siti. Ho anche frequentato un Master biennale in Giornalismo presso l'Università di Bari e l'Ordine dei Giornalisti di Puglia.

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