
Come fare la scelta giusta-fonte foto: linkedin.com
Prendere una decisione può rivelarsi, in alcuni momenti della vita, una cosa particolarmente difficile. Siamo di continuo alle prese con scelte da fare, più o meno importanti: in coppia, con i figli, sul lavoro. Non esiste una ricetta della scelta più “giusta” o efficace, ma ci sono tre ingredienti fondamentali che possono guidarci in modo concreto sia nelle scelte più importanti sia in quelle di tutti i giorni: la semplicità, la serenità e la sperimentazione. Si tratta di un metodo semplice, approvato da psicologi e coach del lavoro, che permette di affrontare le scelte con decisione senza bloccarsi e senza cadere nel panico. Esaminiamo questi “ingredienti” nel dettaglio.
Semplicità: Troppe opzioni di scelta rischiano di confondere le idee. E’ quindi indispensabile accantonare alcune possibilità per concentrarsi solo sull’essenziale. C’è chi scrive la lista dei pro e dei contro e chi arriva a fare un’analisi Swot (Strenghts, weaknesses, opportunities, threats, ovvero punti di forza, debolezze, opportunità, e minacce). Questo è uno strumento utilizzato per valutare nuovi progetti di lavoro, ma può essere utilizzabile anche su obiettivi personali. Scrivere tutto ciò che si sente, senza alcun filtro, aiuta a chiarire e mettere ordine nei propri pensieri. Infine, rileggere quello che si è scritto serve ad avere uno sguardo attento e distaccato, per catturare ciò che è essenziale.
Serenità: Ci vogliono calma e sangue freddo. Nessuna decisione valida può essere presa se non ci si trova in un buono stato emotivo. Più siamo rilassati e ci focalizziamo sul nostro equilibrio interiore, più la mente sarà lucida e pronta ad ascoltare con attenzione le voci interne, distinguendole dalle opinioni provenienti dall’ambiente esterno e a prendere consapevolezza delle nostre emozioni. Quando siamo sereni ed equilibrati, i due emisferi del cervello si integrano in modo armonico. Possiamo aiutarci anche ricordando le “buone decisioni” che abbiamo preso in passato, e ripensando alle emozioni provate quando abbiamo avuto quell’ispirazione.
Sperimentazione: Dopo una necessaria fase di riflessione bisogna dare il via alla fase operativa. L’azione “sul campo” permette di uscire dai labirinti della mente e dare corpo alle idee. A volte questo può provocare spavento, oppure difficile da concretizzare nell’immediato. Si può quindi cominciare attuando la propria scelta “in piccolo”, in ambienti o situazioni protette. L’importante è partire dal primo passo. La sperimentazione rappresenta una fase cruciale in cui possiamo capire se la nostra scelta ci convince, se funziona, o se invece abbiamo bisogno di aggiustare il tiro.
Tuttavia, non possiamo essere sicuri che le cose andranno in un certo modo: l’unica certezza della vita è il cambiamento, che talvolta ha conseguenze imprevedibili. Imboccare una strada diversa offre delle possibilità e ne preclude altre, ma a ogni passo che facciamo si aprono nuovi scenari. Per esempio, cambiare lavoro può favorire la carriera nella nuova azienda, oppure può essere un ponte verso opportunità future. Non abbiamo garanzie sull’esito, ma qualunque scelta sarà un successo se avremo consapevolezza e apertura verso il cambiamento.
I fattori che bloccano la decisione
Ecco quali sono i fattori che ci rendono spesso indecisi sul da farsi.
Cercare la perfezione: il rischio è di attuare la scelta peggiore, che è quella di non scegliere;
Avere troppe alternative: si rischia di entrare in confusione per eccesso di informazioni e per la mancanza di criteri chiari di scelta;
Basarsi solo sulle emozioni;
Usare soltanto la ragione;
Esagerare le conseguenze di una decisione sulla nostra vita. Nessuna scelta è irreversibile.
Articolo realizzato da Cristiana Lenoci