
Carolina Wyser- fonte foto: youtube.com
Quando ambizione e passione si uniscono, chiunque è capace di realizzare grandi cose. La storia di Carolina Ricci, venticinquenne laureata in “Economia e gestione aziendale” all’Università Cattolica di Milano ed un Master in “Fashion & Luxury Brand Management” a Londra, è quella di una ragazza appassionata di moda che ad un certo punto abbandona i libri per applicare concretamente le strategie di business alle sue creazioni.
E così alla fine del 2012 nasce la linea di jeans “Carolina Wyser”: un brand tutto italiano che sposa il concetto di “everyday unique denim” e si rivolge a un pubblico internazionale. I capi, assolutamente unici, sono di elevata qualità, ma possono essere indossati in qualsiasi occasione. Naturalmente sono lavorati rigorosamente in Italia, dai migliori produttori del nostro Paese.
Carolina si occupa della gestione del marchio, mentre lo stile è curato da uno staff di creativi formato da giovani professionisti under 30. I capi della linea “Carolina Wyser” vengono assemblati in Veneto, mentre a Bologna ha sede il “quartier generale” della società, in un antico palazzo risalente al 1200.
Il nome del marchio non è stato scelto a caso: si unisce un nome italiano ad un cognome straniero, che si rifà alla parola “wise” (che in inglese significa “saggio”). Un nome che esprime quindi esperienza e positività. I giovani stilisti impreziosiscono i jeans e i capi con estro e fantasia: paillettes, macchie di colore, ricami. Ce n’è davvero per tutti i gusti, i costi variano da 200 a 400 euro. La linea Carolina Wyser ha conquistato vari Paesi del mondo, arrivando fino a Taipei. I prossimi Paesi in cui approderà saranno Francia, Regno Unito e Stati Uniti.
La squadra di collaboratori di Carolina è però destinata a crescere: come appunto dichiara la fondatrice del brand, “stiamo selezionando giovani talenti in ogni campo, dal fashion food alla fotografia, cerchiamo giovani che abbiano voglia di esportare in tutto il mondo la tipica creatività italiana”. C’è qualcuno che si candida?
Articolo realizzato da Cristiana Lenoci