
tempo di cambiamento- fonte: web
Ognuno di noi, almeno una volta nella vita, ha pensato di voler cambiare qualche aspetto della propria personalità. E’ davvero difficile trovare una persona che sia soddisfatta al 100% di se stessa e della vita che conduce. Ma le cose potrebbero sempre andare meglio: basta desiderarlo veramente.
Se il senso di insoddisfazione diventa una costante nelle proprie giornate, allora è proprio il caso di fermarsi a riflettere. E’ bene interrogarsi in maniera del tutto onesta e sincera. Quanto più il livello di malcontento è elevato, tanto più l’energia che spinge al cambiamento sarà maggiore e più forte. Non è il caso di mentire a se stessi: se qualcosa non va, bisogna ammetterlo e avere il coraggio di voltare pagina.
Gli ostacoli principali al cambiamento
Purtroppo, quando si prende la decisione di cambiare qualcosa nella propria vita, o nel carattere o nei modi di fare, subentrano alcune resistenze. Prima fra tutte, la paura. Il cambiamento incute timore perché spinge a fare qualcosa di diverso. Lasciare le certezze per l’incertezza è sempre difficile. Altro ostacolo al cambiamento è il bisogno di sicurezza, che spinge a rimanere nella “zona di confort” impedendo però nel contempo lo sviluppo. La maggior parte di noi resta imbrigliato nelle “convinzioni limitanti” che impediscono di prendere in mano la nostra vita e attuare alcuni cambiamenti. La mente riesce a sabotare qualsiasi tentativo di evoluzione. Qualche esempio? Se ci si convince che non otterremo mai un avanzamento di carriera o non troveremo mai l’uomo/donna della nostra vita sarà molto difficile che si riesca a realizzare.
Le strategie utili
Non farsi intimorire
Prima di tutto è indispensabile accettare i propri sentimenti, a cominciare dalla paura: provare timore per l’incerto è normale, non bisogna cercare di opporre resistenza. Piuttosto, è utile considerare le cose da un altro punto di vista. Cambiare non significa buttare via ogni cosa fatta in precedenza per ricostruire dal nulla, ma implica crescita, espansione, evoluzione. Pensare al cambiamento in questi termini aiuta a vederlo come qualcosa di più rassicurante.
Iniziare dalle piccole cose
Il cambiamento è più facile se ci si allena giorno dopo giorno. Come? Innanzitutto, è bene analizzare le proprie giornate e individuare gli schemi che si ripetono sempre uguali e che danno sicurezza. Provare quindi a romperli. Non servono azioni eclatanti, bastano piccole cose per non restare impantanati nella routine. Per esempio, ogni tanto fare colazione con qualcosa di diverso o in un bar differente, oppure camminare sul marciapiede opposto rispetto al solito?
Guardare da un’altra prospettiva
Spesso ci si concentra sui possibili aspetti negativi del cambiamento, mentre invece sarebbe utile chiedersi quali sarebbero i lati negativi del mantenere invariato lo stato delle cose. Proiettare la mente su ciò che accadrà di positivo aiuta a trovare la motivazione giusta per muoversi.
Trovare esempi positivi
E’ essenziale non lasciarsi influenzare da chi non ha alcuna esperienza in merito e che, magari, tende ad essere un po’ timoroso. Meglio trovare esempi positivi di persone che hanno già affrontato una strada simile e che possono sia incoraggiare sia fornire indicazioni pratiche concrete.
Ricordare le vittorie
Quando ci si trova in difficoltà, è utile richiamare alla mente tutte le volte in cui si è stati in grado di sfruttare al meglio il proprio potenziale e di superare grandi ostacoli. Quando viene a mancare un po’ di fiducia in se stessi o si ha la sensazione di non farcela, ricordare situazioni analoghe in cui si è riusciti a resistere, aiuta a rivivere quella sensazione positiva necessaria in quel momento per non mollare la presa e andare avanti con rinnovata fiducia.
Articolo realizzato da Cristiana Lenoci