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Calendula Officinalis, il fiore della primavera: una grande “amica per la pelle”

Nei campi a primavera capita spesso di incontrare le calendule, bellissimi fiori di colore giallo-arancio, simili alle margherite. Si schiudono ai primi, tiepidi raggi mattutini, spinti dall’energia del sole. E’ questo il segnale positivo che attendono i contadini: se verso le sette del mattino si aprono le corolle delle calendule la giornata sarà soleggiata, (altrimenti sarà piovosa oppure uggiosa, secondo un’antichissima tradizione).

Ma i petali della Calendula Officinalis, oltre ad essere un vero e proprio “barometro naturale” , lasciati macerare per tempo nell’olio danno vita all’oleolito, fonte di attivi buoni per la pelle, e non solo. Non male per una pianta che cresce anche ai bordi delle strade o nei campi aperti.

I petali della Calendula come raggi benefici

La calendula è ricca di sostanze antiossidanti e di vitamina C, principi che ritroviamo in creme e fluidi dalla spiccata azione antiage. Da non sottovalutare il potere antinfiammatorio e lenitivo della calendula, conosciuta anche come “erba del sole”, dovuto alla presenza di saponine e mucillagini, presenti nei tonici lenitivi e capaci di ridurre i rossori, nelle creme contro la couperose e nelle maschere dedicate a chi ha problemi di acne.

Ma è soprattutto nelle pomate e negli unguenti che la calendula dà il meglio di sé, grazie al suo naturale potere calmante e cicatrizzante. Le pomate sono utili, soprattutto nella stagione primaverile, per alleviare le forme di dermatiti provocate dalle allergie alle graminacee, e intensificate dalle reazioni agli alimenti, che causano infiammazioni all’intestino peggiorando lo stato di eczemi e dermatiti.

Prova ad abbinare le pomate agli infusi o decotti alla calendula da bere al mattino appena svegli e la sera prima di dormire.

Il consiglio di Bellezza

Riponi due manciate di fiori freschi di calendula in un barattolo, chiudi e lascia seccare leggermente per tre ore. Coprili con olio di semi vegetale e fai riposare per tre settimane. Con l’aiuto di un filtro da caffè riponi il tutto in un contenitore di vetro scuro. Usane due o tre gocce sul viso pulito la sera prima di dormire o massaggialo sul corpo, soprattutto sulle zone più secche e arrossate.

 

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Autore
Cristiana Lenoci
Mi chiamo Cristiana Lenoci, sono laureata in Giurisprudenza e specializzata nel campo della mediazione civile. La mia grande passione è la scrittura, ho maturato una discreta esperienza sul web e collaboro per diversi siti. Ho anche frequentato un Master biennale in Giornalismo presso l'Università di Bari e l'Ordine dei Giornalisti di Puglia.

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