“Ho sempre risposto a chi mi chiedeva quale fosse il mio sogno nel cassetto che avrei voluto aprire un rifugio per cani randagi e bisognosi”, così comincia il racconto di Chiara, Presidente dell’Associazione “Amici di Balto” di Cerignola. “Ho cominciato ad occuparmi dei cani circa sette anni fa, ma fin da piccola li ho sempre amati, tanto che giravo per strada con del cibo per sfamare il primo randagio che trovavo. Appena ho avuto la possibilità, mi sono unita ad altre persone che condividevano la mia stessa passione per questi animali e abbiamo creato un’associazione che ora è diventata un punto di riferimento per la Capitanata e non solo.
Non è un lavoro facile, ogni giorno ci sono mille difficoltà da affrontare, ma i sacrifici passano in secondo piano quando guardiamo gli occhi felici di un cane che siamo riusciti a salvare dalla strada e a sistemare in una famiglia che lo ama e lo accudisce.” Mentre parla con noi, Chiara tiene in braccio uno dei tanti bellissimi cuccioli presenti al rifugio. “Abbiamo realizzato un traguardo importante: trasformare l’ex macello del nostro paese, un luogo in cui gli animali patiscono sofferenze atroci prima di essere uccisi, in un rifugio sanitario che raccoglie cani randagi o recuperati dalla strada in situazioni estreme. Il macello non è più un luogo di morte, ma di speranza.
Da questo rifugio partono tantissimi cani diretti soprattutto in città del Nord Italia, qui vengono adottati e trovano una vita migliore. In tutti questi anni ho visto moltissimi cani andare via, altri sono rimasti, alcuni purtroppo non ce l’hanno fatta e sono morti stroncati da malattie o dalla mano feroce dell’uomo.
Purtroppo sono in aumento i casi di maltrattamento e uccisione di cani, ne abbiamo visti tantissimi e siamo intervenuti, in alcuni casi non abbiamo fatto in tempo a sottrarli alla barbarie umana”. Chiara si avvale della preziosa collaborazione del dott. Michele Buttiglione, che oltre ad essere un bravissimo veterinario è anche una persona sensibile e squisita. Con lui in ambulatorio ogni giorno sterilizza e cura centinaia di randagi e cani malati.
La giornata di Chiara e dei volontari che si recano con lei al rifugio per accudire i cani inizia prestissimo. “Per fortuna ho un marito che mi aiuta in questo lavoro e collabora attivamente. Mi rendo conto che non è facile vivere con una persona che a volte è fuori per intere giornate per aiutare un cane in difficoltà, e che se non ci riesce torna a casa in lacrime. Conciliare questa attività con la famiglia e due figlie significa dover per forza rinunciare a qualcosa, per esempio alle amicizie o alle gite fuori porta. Ci sono giornate così piene e intense che anche preparare una torta per le bimbe è un’impresa titanica.”
Desideri e progetti futuri? Chiara e gli Amici di Balto si augurano, come tutti coloro che amano i cani e gli animali in genere, che le atrocità nei confronti di questi poveri innocenti finisca e che non vi siano più terribili canili-lager dove uomini senza scrupoli si arricchiscono sulla pelle di povere bestie che non possono difendersi. “Spero non sia solo utopia: dobbiamo imparare tutti ad amare qualsiasi essere vivente, o che almeno si impari a rispettarli”, conclude Chiara.
C’è da tanto da fare, al rifugio, ci sono cani che hanno bisogno delle cure e del sorriso di questi instancabili volontari.
Cristiana Lenoci
Complimenti a questa persona speciale, immagino l’immane sacrificio, ma credo che la sera lei vada a letto serena, per aver svolto con amore una “missione” in cui crede.